Ovviamente, una semplice famiglia privata non potrà permettersi la costruzione di un parco eolico vicino a casa da cui attingere l’energia elettrica necessaria per soddisfare il proprio fabbisogno energetico. Proprio per questa circostanza, la scienza è riuscita a ridurre sempre più le dimensioni delle pale eoliche, fino a costruire le cosiddette mini pale eoliche, o pale eoliche domestiche.
Nel linguaggio tecnico, per designare le pale eoliche domestiche si parla, ricorrendo a terminologia inglese, di impianti eolici off grid, ossia di quelle pale eoliche indipendenti utilizzate propriamente per l’autoconsumo, ossia per il soddisfacimento del fabbisogno energetico di un piccolo nucleo privato. Essi non sono dunque collegati con la rete elettrica nazionale, in quanto in sé sufficienti alla piena soddisfazione della richiesta di energia elettrica.
In particolare, tali impianti eolici off grid sono ideali per i bisogni energetici di strutture di dimensioni contenute, e questo non solo, dunque, con riferimento alla propria abitazione. Vediamo dunque di dare un veloce sguardo ai molteplici ambiti in cui le pale eoliche domestiche vengono a essere utilizzate:
- Abitazioni private, a volte anche totalmente, liberando i proprietari dai costi delle bollette
- Baite di montagna
- Illuminazione stradale
- Imbarcazioni di maggiori o minori dimensioni
E molti altri ambiti ancora, che qui non elenchiamo per non dilungarci oltre.
Come funzionano le pale eoliche domestiche?
Un impianto di pale eoliche domestico si compone di una ben precisa serie di strumentazioni tra loro strettamente interconnesse:
- Un generatore eolico
- Un regolatore di carica per eolico
- Un inverter a onda sinusoidale pura
- Un banco batterie di accumulo
Grazie alla forza del vento, il generatore eolico produce energia elettrica, di corrente e tensione che varia chiaramente in base alla intensità del vento. La tensione così prodotta si sposta fino al regolatore di carica per eolico, dove la tensione viene a essere raddrizzata per permettere il corretto caricamento del banco batterie di accumulo. Infine, attraverso l’intervento di un inverter a onda sinusoidale pura, si ottiene quella stessa energia che è in grado di alimentare i nostri più comuni dispositivi elettrici.
Il sistema, che così spiegato in parole pare quanto mai complicato, è in realtà semplice, e avverrà in pieno automatismo e senza rischi una volta che l’impianto di pale eoliche domestiche sarà stato installato correttamente. Sarà ovviamente consigliabile controllare periodicamente lo stesso impianto, sottoponendolo a manutenzione regolare da parte di un esperto, magari lo stesso che si è occupato della installazione.
Un esempio di sistema a pale eoliche domestiche
Poniamo allora come esempio un generatore domestico come quello indicato qui di seguito in tabella:
Tipo di generatore | Potenza | Tensione | Massima corrente | Batterie |
---|---|---|---|---|
Eolico domestico | 1000 W | Trifase da 24 Vac | 39 A | 24 V 400 Ah |
Esso è un sistema a pale eoliche in equilibrio, in quanto rispetta la regola per cui la capacità totale delle batterie, divisa per 10, è inferiore alla massima corrente di carica. Questo è il sistema ottimale: se anche si fosse trattato di una massima corrente di 41 A o 42 A, sarebbe stata comunque giudicata tollerabile.