L’inquinamento è uno dei problemi che, con più insistenza e con sempre crescente forza, pesa sull’intero pianeta. È proprio per questo motivo che la scienza, negli ultimi decenni in particolar modo, ha investito sempre più le proprie risorse finanziare, economiche e umane nella ricerca per fonti di energia alternative, che sapessero rispettare a dovere lo stesso ambiente di cui fino a oggi si è usato e abusato.
Tra tali fonti di energia alternative, dunque, quelle ad impatto ambientale zero sono state finora le predilette, e a lungo e spesso si discute della loro effettiva capacità di soddisfare il fabbisogno energetico cui sarebbero destinate. Il problema non è assolutamente di semplice soluzione, e così la questione del valore delle pale eoliche si impone con particolare rigidità.
Oltre alla energia solare, dunque, le pale eoliche, che traggono la propria energia dalla forza del vento, sono una delle prime alternative che molte aziende e imprese italiane hanno preso in considerazione per la soddisfazione del proprio fabbisogno energetico. Addirittura, alcune famiglie hanno pensato di introdurre una simile fonte rinnovabile di energia nelle proprie case.
Ma a cosa servono le pale eoliche?
Le pale eoliche sono quello strumento meccanico che, spinto dalla forza del vento, produce energia. Una simile definizione è senza dubbio fin troppo semplicistica, ma è un buon punto di partenza per analizzare il fenomeno nel suo complesso. Proseguiamo, quindi, con la osservazione di cosa sia in specie la energia eolica.
La energia eolica è quella che viene prodotta dalla rotazione delle pale: tali pale eoliche ruotano appunto grazie alla forza del vento. Il movimento rotatorio determinato dal vento produce elettricità, in una versione ingrandita e in scala del principio fondamentale della dinamo.
Nella produzione della energia tramite pale eoliche non vengono in alcun modo consumati combustibili fossili, il che garantisce il rispetto dell’ambiente, insieme con la stessa possibilità di definire l’energia eolica una vera e propria energia rinnovabile.
Nessuna sostanza nociva circola nell’ambiente, col rischio di inquinamento. Inoltre, e questo non è un aspetto certo secondario, il vento è una forza in se stessa inesauribile.
I vantaggi delle pale eoliche
Sono diversi i vantaggi concreti che le pale comportano nella produzione energetica quotidiana: essi hanno determinato, negli anni, la elevata attenzione e gli investimenti onerosi spesi nello studio e nel miglioramento di questa specifica tecnologia.
Ciò si spiega per la ragione che le energie rinnovabili e rispettose dell’ambiente sono una delle prospettive di ricerca future. Possiamo innanzitutto riassumere i vantaggi fondamentali determinati dalle pale eoliche in due settori:
- La tutela dell’ambiente, garantita dalla mancanza, nella produzione di energia eolica, della consumazione di un qualsiasi combustibile fossile, e dunque nella completa assenza di immissione di sostanze nocive nell’ambiente
- La possibilità di ridurre la dipendenza energetica di un Paese da costosissime importazioni dall’estero: una simile tecnologia permette infatti la produzione di energia elettrica anche a quei Paesi che non hanno scorte di combustibili fossili
Da un certo punto di vista, dunque, possiamo anche ritenere che le pale siano un possibile volano per le economie prive di combustibili fossili, e una fonte di possibile guadagno (o di risparmio, ciò dipende con evidenza dal tipo di utenza che si decide di considerare) per il privato o l’ente pubblico che dovesse decidere di adeguarvisi.
Quanta energia producono le pale eoliche?
Cerchiamo di limitarci a un esempio concreto, che qui di seguito mostreremo, per comprendere la quantità media di energia che le pale possono produrre in condizioni di utilizzo ottimali.
È chiaro che la quantità di energia prodotta dipenderà strettamente dalla forza che il vento imprimerà alle pale, e insieme dalla frequenza con la quale il vento continuerà a tirare.
Ciò comporta una non indifferente variabilità nella produzione, anche se gli ingegneri che ne progettano e decidono la installazione valuteranno senza dubbio il luogo o terreno più adatto, anche a livello di altitudine e di esposizioni alle correnti del vento. Cominciamo però col limitarci a un esempio concreto, condotto sulla base di dati statistici raccolti e predeterminati:
Dimensioni del parco eolico | Quantità di energia prodotta | Durata di produzione considerata | Fabbisogno soddisfatto |
---|---|---|---|
20 MW | 40 GWh | 1 anno | 15.000 famiglie |
20 MW | 40 GWh | 1 anno | 30 piccoli comuni di circa 1.500 abitanti |
Una simile capacità produttiva, oltretutto, non determina neppure eccessivi effetti in termini di fastidio. Si pensi solo al più tipico elemento di disturbo che si possa immaginare ove si pensasse a un vasto parco eolico: il rumore. In realtà, un parco eolico produce un bassissimo fastidio in termini di rumore.
Infatti, il tasso di rumorosità delle turbine attivate dalle pale eoliche è estremamente ridotto: se prendessimo in considerazione una persona posta a circa 100 metri da una turbina eolica in azione, il rumore percepito non supererà i 50 decibel. Una intensità sonora che, se volessimo portare un esempio di facile intuizione, è circa pari a quello di una semplice conversazione; una volta superati i 200 metri esso scende addirittura a soli 40 decibel, ossia il tipico rumore di fondo ambientale.
Le pale eoliche sono sicure?
La presenza di un vasto parco eolico e delle turbine collegate alle pale eoliche potrebbe far temere a qualcuno con riguardo alla sicurezza della zona interessata. In realtà, le più moderne pale possono tranquillamente essere situate anche in zone assai prossime ad aree urbane, in quanto il loro grado di sicurezza ha raggiunto livelli estremamente elevati.
Esse sono infatti certificate sulla base di studi ingegneristici a carattere internazionale, che includono anche la sottoposizione delle medesime a fortissime intensità di vento, per testarne e garantirne la resistenza. Inoltre, nei parchi eolici, la sicurezza è tale da poter comunque utilizzare le aree di spazio rimaste libere, anche per l’agricoltura o la pastorizia.
Per di più, le ex aree interessate in passato da parchi eolici possono essere tranquillamente riutilizzate, essendo pienamente reversibili. L’impianto eolico, insomma, in quanto a impatto ambientale zero e data la natura dei materiali utilizzati per la loro costruzione, non lascia alcun segno permanente sulla area di territorio utilizzato una volta che esso sia stato dismesso.